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Posts Tagged ‘semi’

Mi sembra quasi incredibile che ancora non abbiamo parlato della quinoa!

Parliamone, dunque: la quinoa sembra un cereale, ma non è. E’ in realtà il seme di una pianta erbacea (Chenopodium quinoa), parente degli spinaci, che cresce su terreni salmastri e pietrosi negli altopiani delle Ande, nonchè pianta sacra degli Inca (i quali, oltre a consumarla intera, la macinavano per farne della farina con cui produrre il pane… finchè un giorno sono arrivati i missionari spagnoli che gli hanno detto che bisognava usare il grano!).

La quinoa è un semino piccolo, tondo e schiacciato, che racchiude delle proprietà notevoli: contiene molte fibre e minerali (tra cui ferro e fosforo), non contiene grassi saturi, non contiene glutine e – cosa fondamentale per vegetariani e vegani – è ricchissima di proteine! Una specie di portento della natura (non a caso era considerata una pianta sacra, che dite?).

Da un po’ di tempo a questa parte la quinoa mi ricorda David Lynch, ma questa è un’altra storia…

La preparazione della quinoa è molto semplice. La cosa fondamentale è lavarla molto bene prima di cucinarla, per eliminare i residui di saponina che naturalmente ricopre i semi e che li rende amari. Consiglio di metterla dentro un colino e sciaquarla sotto l’acqua corrente per qualche minuto. Poi, come il miglio, si fa rosolare velocemente in un pentolino con un filo d’olio e si aggiunge il tanto d’acqua sufficiente per farlo cuocere per assorbimento. Io questa volta ho usato la quinoa rossa, che ha un tempo di cottura leggermente più lungo di quella bianca. Per 70 gr di quinoa ho usato un po’ meno di 1 cup acqua. Poi si copre il pentolino con un coperchio e quando sentite che l’acqua sta bollendo potete ridurre il fornello al minimo. La quinoa è pronta quando il “filo” che ha intorno inizia a staccarsi e il seme inizia ad aprirsi leggermente (circa 20 minuti nel caso della quinoa rossa).

Ed ecco il resto della ricetta!

Ingredienti per 1 persona (come piatto unico):

  • 70 g di quinoa rossa
  • 80 g di zucca (pulita)
  • 1/2 zucchina (o 1 zucchina piccola)
  • una manciata di semi di zucca
  • 6-7- asparagi
  • 1 scalogno grande
  • olio d’oliva
  • timo (possibilmente fresco)
  • sale
  • (optional: tofu o feta)

– Mentre la quinoa cuoce, tagliate a dadini piccoli la zucca e la zucchina e poi tagliate a rondelle gli asparagi, conservando le punte intere. Tritate lo scalogno e fatelo rosolare velocemente in una padella su fiamma media. Poi aggiungete zucca, zucchina e asparagi. Fate cuocere qualche minuto, poi regolate di sale e aggiungete un po’ di timo e i semi di zucca. Fate finire di cuocere (diciamo una decina di minuti in tutto, ma dipende dalla qualità della zucca che state usando; se è particolarmente tosta fatela cuocere per qualche minuto da sola prima di aggiungere il resto delle verdure).

– Quando la quinoa sarà pronta, aggiungetela alle verdure e fate cuocere tutto insieme per qualche minuto.

– Se poi siete molto golosi potete aggiungerci del feta sbriciolato, una volta tolto tutto dal fuoco (come dire: avevo del feta da finire…). In versione vegan, ci si può aggiungere del tofu sbriciolato in fase di cottura.

– Nota: date le temperature della stagione, vi posso dire che è ottima preparata con un po’ di anticipo e consumata tiepida :)

Bon appetit!


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Premessa: ieri ho riavuto finalmente il mio Kenwood! Siamo stati separati per oltre 7 mesi, ma grazie a una task force che ha unito parenti, amici e amici di amici (che non finirò mai di ringraziare) è finalmente giunto a Londra. Quindi, per festeggiare il suo ritorno, stamattina ho subito fatto il pane :)
Qui si trovano un mucchio di farine speciali, quindi avrò modo di sperimentare parecchio. Questo loaf l’ho fatto con una miscela pronta di farina bianca e semi vari (che a noi piacciono tanto) con un contenuto proteico di 11,8 g. Dovendo fare da zero la miscela, proverei con metà farina 0 (o manitoba) e metà 00. E’ stato il mio primo esperimento di pagnottona senza macchina del pane e sapete che vi dico? Che funziona un sacco bene, pertanto (per ora) niente macchina del pane sostitutiva! Si vede dalla foto quanto è buono? :)

Ecco le dosi:

  • 500 g di farina
  • 300 ml di acqua tiepida
  • 18 g di lievito fresco
  • 1 cucchiaino e mezzo di sale
  • 1 cucchiaino di zucchero integrale di canna
  • 5 g di burro (molto optional)

– Scaldare il forno a 100°. Spegnere appena arriva a temperatura.
– Mettere tutti gli ingredienti secchi nel cestello dell’impastatrice e mescolare.
– Sciogliere il lievito in metà dell’acqua e aggiungerla alla farina. Gradualmente aggiungere il resto dell’acqua (in questo modo la doserete meglio e eviterete di avere un impasto troppo liquido) e impastare per 5-6 minuti.
– Versare l’impasto su una spianatoia e lavorarlo un po’ a mano. Fare un giro di pieghe, formare un salsicciotto lungo che poi metterete in uno stampo da plum cake da circa 900 g (circa 23×13 cm).
– Mettere il pane a lievitare dentro il forno caldo (tenendolo un po’ aperto all’inizio, se è troppo caldo, altrimenti si secca troppo il pane). Lasciar riposare circa 30 minuti, o fino al raddoppio dell’impasto.
– Togliere la pagnotta dal forno e portarlo a 230°. Spennellare la superficie del pane con un po’ di acqua e spolverare con altri semi (io avevo solo sesamo). Quando il forno è a temperatura, infornare e far cuocere per circa 30 minuti (dipende anche dai gusti, se vi piace più e meno cotto).
– Sfornare e mettere a sfreddare su una gratella.

Il mio è venuto forse un po’ troppo cotto fuori, ma tutto sommato ci stava bene perché faceva molto effetto “pane tradizionale” :)
Quello che mi ha colpito è stata la velocità dell’operazione. Nel giro di un’ora e 1/4 il pane era pronto, con la macchina del pane meno di 3 ore non è pensabile… Lo rifarò e farò l’esperimento con 50% di farina integrale. Tutto questo in attesa di avere una pasta madre “funzionante”.

P.S. Quanto mi mancava il profumo del pane in casa… :)

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